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Descrizione del percorso
Laboratorio di Economia Comportamentale e Sperimentale
Dopo una lunga lotta per affermarsi come branca indipendente all’interno delle scienze economiche tradizionali, oggi é una delle aree più produttive della ricerca accademica. Almeno sei dei premi Nobel per l’Economia assegnati nel XXI secolo sono stati conferiti ad economisti comportamentali: Daniel Kahneman (2002), Vernon Smith (2002), Alvin Roth (2012), Richard Thaler (2017), Elinor Ostrom (2009) ed Esther Duflo (2019), queste ultime le uniche due donne a ricevere tale premio.
L’economia comportamentale ci insegna che le buone decisioni spesso dipendono dai piccoli dettagli che rendono ogni persona psicologicamente unica. L’economia comportamentale ci dice che il mondo é complesso, che non tutti gli agenti economici (che sono, prima di tutto degli essere umani) elaborano le informazioni allo stesso modo e che le nostre emozioni contano nelle scelte economiche. Quindi, per trovare soluzioni ottimali a problemi complessi, non solo dobbiamo considerare l’eterogeneità umana, ma dobbiamo anche imparare come gli altri individui reagiscono psicologicamente alle nostre scelte.
Questi insegnamenti derivano spesso dagli esperimenti in laboratorio. L’economia comportamentale combina quindi l’intuizione psicologica con esperimenti appositamente pensati per testare se le nostre decisioni e le nostre teorie funzioneranno nel particolare contesto in cui vogliamo applicarle. In questo senso, l’economia comportamentale è un approccio al processo decisionale basato sull’evidenza empirica.
Per tutti questi motivi, negli ultimi decenni anche gli economisti hanno iniziato a svolgere degli esperimenti – in laboratorio e sul campo – con l’obiettivo di testare le predizioni dei modelli economici, cercare delle regolarità comportamentali, formulare delle nuove teorie capaci di integrare comportamenti non in linea con le teorie tradizionali, e produrre raccomandazioni di politica economica e sociale, testando nuovi meccanismi di mercato e/o perfezionando quelli esistenti.
L’economia sperimentale è quindi una metodologia di analisi che, con un procedimento proprio delle scienze naturali, utilizza esperimenti controllati, disegnati scientificamente, in condizioni di laboratorio o sul campo, con soggetti incentivati, al fine di generare dati che permettano di valutare le predizioni teoriche del comportamento economico.
Questo laboratorio è un’introduzione alla teoria ed alla pratica della sperimentazione in economia (economia sperimentale), con uno sguardo alle sue implicazioni dal punto di vista metodologico e da quello dell’integrazione tra economia, psicologia cognitiva e psicologia sociale (economia comportamentale).
Con gli studenti iscritti al laboratorio, condurremo una serie di esperimenti per permettere loro di testare alcune delle teorie più importanti tra quelle che solitamente si studiano nei corsi di Microeconomia o di Economia Politica al primo anno della laurea triennale in Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche o Sociologia, e di identificare le deviazioni sistematiche delle scelte durante l’esperimento dalle previsioni di queste teorie.
Il laboratorio ha anche l’obiettivo di mostrare agli studenti come implementare degli esperimenti economici e l’utilità di questi ultimi nel fornire un approccio interdisciplinare all’analisi delle scelte economiche.
Tutto questo sarà possibile grazie alla strumentazione sperimentale di cui é dotato il Laboratorio di Economia Sperimentale della Sapienza Università di Roma, il CIMEO (Center for Investigation and Modeling of Experimental Observations): https://sites.google.com/a/uniroma1.it/cimeo/
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